Startup Innovative

Le startup innovative

Cos'è una Startup Innovativa: requisiti e vantaggi

Una startup innovativa è un’impresa giovane, flessibile e ad alto contenuto tecnologico, creata per sviluppare e scalare un modello di business innovativo, ripetibile e profittevole. La sua definizione giuridica è regolata dall’art. 25 del D.L. 179/2012, e aggiornata dalla Legge 193/2024.

Possono accedere allo status di startup innovativa le società di capitali, anche in forma cooperativa, non quotate su mercati regolamentati, che rispettano i seguenti requisiti:

  • Costituite da non oltre 60 mesi;
  • Sede in Italia o in un Paese UE/SEE con sede operativa in Italia;
  • Micro, piccola o media impresa;
  • Oggetto prevalente: sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, con esclusione dell’attività prevalente di agenzia o consulenza;
  • Valore della produzione annua non superiore a 5 milioni di euro a partire dal secondo esercizio;
  • Non risultano da fusione, scissione o cessione di azienda;
  • Non distribuiscono utili.
  • Spese in R&S pari ad almeno il 15% del maggiore tra fatturato e costi;
  • Team con almeno 1/3 di dottorandi/ricercatori o 2/3 con laurea magistrale;
  • Titolarità o licenza di almeno un brevetto o software registrato.

Oltre il terzo anno, la permanenza è prorogata fino a 5 anni se l’impresa rispetta almeno uno dei seguenti:

  • R&S ≥ 25%,
  • contratto di sperimentazione con PA,
  • incremento ricavi o occupazione ≥ 50%,
  • aumento di capitale qualificato ≥ 50.000 € con R&S ≥ 20%,
  • ottenimento di almeno un brevetto.

Il termine può essere esteso fino a 7 anni complessivi per imprese in fase di scale-up, se sussistono aumenti di capitale >1 mln € o crescita dei ricavi >100% annuo.

Incentivi e agevolazioni per le Startup Innovative

Le startup innovative possono beneficiare di un ecosistema normativo e fiscale altamente favorevole, concepito per favorire l’accesso ai capitali, sostenere l’innovazione e ridurre i costi di avvio. In qualità di incubatore certificato MIMIT, FARE IMPRESA offre consulenza specializzata per l’attivazione e la gestione di tali misure.

Incentivi fiscali per investitori
  • Persone fisiche: detrazione IRPEF pari al 30% dell’investimento fino a 1 milione di euro, elevabile al 50% (e al 65% dal 2025) in presenza di specifiche condizioni.
  • Società (persone giuridiche): deduzione IRES pari al 30% dell’investimento fino a 1,8 milioni di euro.

Il beneficio è subordinato a un holding period di 3 anni e si applica anche a investimenti indiretti tramite OICR o società dedicate.

  • Esonero dall’imposta di bollo per atti iscritti al Registro delle Imprese.
  • Deroghe alle S.r.l.: categorie di quote, strumenti finanziari partecipativi, offerte pubbliche di capitale.
  • Moratoria sul ripianamento delle perdite: posticipato al secondo esercizio successivo.
  • Esenzione dalla disciplina delle società di comodo.
  • Strumenti di incentivazione
    Work for Equity e Stock Option: con regime fiscale e contributivo agevolato.
  • Fondo di Garanzia PMI: accesso diretto, gratuito e semplificato con copertura fino all’80% del finanziamento, per un massimo di 2,5 milioni di euro.

Equity crowdfunding: accesso semplificato ai mercati finanziari alternativi.

Contributi a fondo perduto per servizi specialistici (art. 38 D.L. 34/2020).

Smart&Start Italia: conversione in contributo a fondo perduto, in caso di successo.

Equiparazione a enti di ricerca per contratti extra muros.

Proroga nella sezione speciale del Registro Imprese, con benefici connessi.

FARE IMPRESA guida le startup nell’intercettare e attivare le opportunità più adatte, con percorsi su misura per ogni fase di crescita.

Costituzione guidata di una Startup Innovativa

Costituire una startup innovativa significa avviare un’impresa con una struttura societaria adeguata, un oggetto sociale coerente e requisiti normativi ben definiti. FARE IMPRESA affianca i founder lungo l’intero iter, assicurando conformità, efficienza e accesso immediato ai benefici previsti dalla normativa.

Elementi essenziali
  • Denominazione, sede, soci e amministratore unico o consiglio di amministrazione
  • Breve descrizione dell’innovazione e delle tecnologie utilizzate
  • Curriculum dei soci e dell’amministratore
  • Dichiarazioni obbligatorie dell’amministratore (format ministeriali)
  • Statuto societario, con clausole dedicate a:
    • Oggetto sociale coerente: sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti/servizi innovativi ad alto valore tecnologico
    • Categorie di quote, clausole di co-vendita, diritto di recesso
    • Previsione per l’accesso al crowdfunding (art. 24 Reg. Consob)

Esonero da imposta di bollo e diritti camerali

Accesso prioritario al Fondo di Garanzia per le PMI

Agevolazioni fiscali per founder e investitori (detrazioni IRPEF e deduzioni IRES)

Regime speciale per perdite, stock option e work for equity

  • Analisi preliminare gratuita su attività e profilo dei soci
  • Redazione oggetto sociale e statuto evoluto
  • Attivazione PEC, firma digitale e scelta notaio
  • Iscrizione nella sezione speciale del Registro Imprese
  • Apertura partita IVA e assegnazione ATECO coerente

Con FARE IMPRESA eviti errori formali che possono compromettere il riconoscimento dei requisiti e l’accesso agli incentivi.

Work for equity e strumenti di incentivazione

Il Work for Equity è uno strumento previsto dal D.L. 179/2012 che consente alle startup innovative di remunerare consulenti, professionisti e fornitori esterni con quote di partecipazione al capitale societario, in luogo del pagamento in denaro. È una leva strategica per attrarre competenze qualificate e valorizzare il capitale umano, soprattutto nelle fasi iniziali dell’impresa.

I vantaggi per la startup

Riduzione del fabbisogno di liquidità e rafforzamento patrimoniale;

Accesso a prestazioni professionali qualificate senza esborso immediato;

Fidelizzazione di collaboratori e fornitori strategici;

Miglioramento del rating creditizio e dell’immagine verso investitori.

Le prestazioni rese in Work for Equity sono esenti da imposizione fiscale e contributiva per il prestatore;

Le quote ricevute entrano nel patrimonio del beneficiario senza generare reddito tassabile;

Le eventuali plusvalenze maturate in fase di cessione saranno assoggettate a tassazione ordinaria;

L’investitore che converte l’apporto in capitale può beneficiare di detrazioni IRPEF fino al 50%, se non supera il 25% di partecipazione.

  • Statuto adeguato, con clausole che autorizzano l’adozione di piani di incentivazione;
  • Delibera del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea dei Soci;
  • Possibile aumento di capitale con ingresso di soggetti terzi;
  • Assistenza legale e fiscale per redigere la documentazione tecnica, valorizzare le prestazioni e garantire la piena validità del piano.

Valutazioni pre-money e stime professionali

Attribuire un valore corretto a una startup è un passaggio fondamentale per attrarre investimenti, partecipare a bandi pubblici o strutturare operazioni di equity. Tuttavia, a differenza delle imprese mature, le startup non dispongono di dati storici affidabili: per questo motivo la valutazione richiede un approccio specifico, capace di integrare analisi qualitative e proiezioni economico-finanziarie.

Valutazione pre-money: quando e perché

La valutazione pre-money rappresenta il valore attribuito alla startup prima dell’ingresso di nuovi investitori. È un parametro chiave per definire:

  • le quote societarie da assegnare;
  • il capitale da raccogliere;
  • la credibilità della proposta imprenditoriale.

Una stima errata può compromettere l’interesse di investitori o ridurre l’attrattività dell’intera operazione.

  • FARE IMPRESA elabora valutazioni fondate su:

    • Analisi del team imprenditoriale e del know-how;
    • Asset immateriali: brevetti, software, licenze, branding;
    • Traction, mercato di riferimento e vantaggi competitivi;
    • Proiezioni economico-finanziarie su base triennale;
    • Eventuali partnership, clienti strategici o proof of concept.

Selezioniamo le metodologie più adatte alla fase e al modello di business:

  • Metodo Scorecard
  • Venture Capital Method
  • Discounted Cash Flow (DCF)
  • Metodo dei multipli di mercato
  • Berkus Method e altri modelli qualitativi
  • La nostra valutazione si conclude con una perizia sottoscritta da professionisti abilitati, utilizzabile per:

    campagne di equity crowdfunding;

    accesso a finanziamenti pubblici;

    trattative con investitori e business angel.

Business Plan certificato per start up e investitori

Il Business Plan è lo strumento chiave per trasformare un’idea imprenditoriale in un progetto credibile, pianificato e finanziabile. Per le startup innovative, rappresenta non solo un documento tecnico, ma anche il biglietto da visita con cui presentarsi a investitori, istituti finanziari, enti pubblici e partner industriali.

Perché è indispensabile

Il Business Plan ha una duplice funzione:

Interna: guida le decisioni strategiche, definisce il fabbisogno finanziario, organizza attività, risorse e tempistiche.

Esterna: comunica in modo strutturato il valore dell’iniziativa, rendendola comprensibile e attrattiva per soggetti terzi.

  • FARE IMPRESA redige Business Plan certificati, validati da Dottori Commercialisti e Revisori legali, secondo principi contabili riconosciuti (D.lgs 139/2015). Il processo si sviluppa in modo coerente a partire dal Business Model, con analisi di mercato, benchmark settoriali e proiezioni economico-finanziarie su misura.

    Il piano comprende:

    • Executive Summary sintetico o narrativo;
    • Analisi del team e delle competenze;
    • Studio del mercato e dei competitor;
    • Value proposition e descrizione del prodotto/servizio;
    • Strategia di crescita e marketing mix;
    • Piano degli investimenti;
    • Prospetti previsionali: conto economico, piano finanziario, stato patrimoniale.

Esperienza pluriennale in startup e PMI innovative;

Utilizzo di dati di mercato aggiornati e benchmark reali;

Riconoscibilità del documento da parte di banche, fondi e piattaforme di equity crowdfunding;

Approccio personalizzato, anche da remoto, con interviste, form digitali e coaching mirati.

Piani di incentivazione per Start up innovative

I piani di incentivazione rappresentano una strategia efficace per valorizzare e fidelizzare dipendenti, collaboratori e manager, allineando il loro impegno agli obiettivi dell’impresa. Nel contesto delle PMI innovative, questi strumenti beneficiano di regimi fiscali e contributivi di favore, introdotti dal D.L. 179/2012, che li rendono ancora più vantaggiosi.

Cosa sono i piani di incentivazione

Si tratta di sistemi retributivi che prevedono l’assegnazione, gratuita o agevolata, di azioni, quote o strumenti finanziari dell’impresa al raggiungimento di obiettivi condivisi. Rientrano in questa categoria:

  • Stock Grant Plan
  • Stock Option
  • Work for Equity (anche per fornitori e consulenti)
    • Incentivano e fidelizzano risorse chiave
    • Migliorano la motivazione e la performance
    • Introducono flessibilità nella gestione del personale
    • Allineano gli interessi tra impresa e collaboratori
    • Offrono vantaggi fiscali sia per l’impresa sia per i beneficiari

Per le PMI innovative:

  • Esenzione da imposte e contributi sull’assegnazione
  • Detrazione IRPEF fino al 65% per investitori persone fisiche
  • Deducibilità IRES per le società
  • Lavoratori subordinati
  • Manager e membri del CDA
  • Collaboratori e professionisti esterni strategici
  • L’implementazione di un piano richiede:

    • Analisi degli obiettivi aziendali
    • Predisposizione delle clausole statutarie
    • Delibera del CDA e dell’Assemblea
    • Redazione della documentazione giuslavoristica e fiscale
  • FARE IMPRESA ha attivato un focus team multidisciplinare per:

    Costruire e redigere piani su misura

    Valutare impatti fiscali, previdenziali e legali

    Assicurare il rispetto della normativa vigente

    Accompagnare l’impresa nella gestione operativa del piano

Servizi legali dedicati alle start up

Assistenza legale strategica e su misura

Accompagniamo imprenditori e team innovativi fin dalle prime fasi del progetto, fornendo supporto legale qualificato nei seguenti ambiti:

  • Costituzione societaria e patti parasociali;
  • Adeguamenti statutari per startup innovative e operazioni di equity;
  • Contrattualistica commerciale (clienti, fornitori, partnership);
  • Protezione del know-how: marchi, brevetti, copyright, software;
  • Tutela legale in ambito digitale e tecnologico;
  • Supporto per campagne di crowdfunding e aumenti di capitale.

Le startup innovative operano spesso in settori regolati e in rapida evoluzione. Una consulenza legale mirata consente di:

  • Evitare errori nella fase di costituzione;
  • Tutelare il capitale immateriale;
  • Gestire correttamente i rapporti con soci, investitori e collaboratori;
  • Rafforzare la credibilità della startup verso terzi (banche, fondi, enti pubblici).

Approccio integrato tra consulenza legale, fiscale e strategica;

Esperienza verticale su startup innovative e operazioni early stage;

Supporto continuativo in ogni fase del ciclo di vita dell’impresa.

Avviare una startup significa affrontare un percorso entusiasmante, ma anche ricco di complessità normative, contrattuali e organizzative. Per questo, FARE IMPRESA ha strutturato un servizio legale dedicato esclusivamente a startup e PMI innovative, in collaborazione con un network qualificato di professionisti esperti in diritto societario, commerciale e della proprietà intellettuale.