Cos’è il Real Estate Crowdfunding?

Il crowdfunding immobiliare o anche comunemente chiamato Real estate crowdfunding consente a imprenditori immobiliari di reperire fondi on-line direttamente da investitori interessati ad acquistare questa tipologia di asset. In Italia, l’andamento positivo del settore è coerente con le abitudini di investimento degli  Italiani.

Le piattaforme riescono semplicemente a mettere in contatto investitori alla ricerca di rendimenti con imprenditori alla ricerca di fondi.

Attualmente in Italia sono presenti circa undici piattaforme che operano nel mondo del Real estate sotto due modelli di business differenti: Equity e Lending.

Il Lending è più adatto a sostenere operazioni immobiliari, sostenute da piccoli investitori, atteso che il guadagno sia più prevedibile,  e comporta meno rischi, essendo espresso dai tassi di interesse maturati in un certo periodo di tempo. L’Equity, di converso, risulta essere molto più funzionale a sostenere PMI innovative o Startup, poiché attraverso di esso si diventa soci di realtà produttive che potrebbero portare ad una crescita esponenziale del margine di guadagno, tra l’altro, è suscettibile di variazioni sulla base dell’andamento futuro dell’impresa.

Il punto di forza che accomuna questi due modelli di crowdfunding è sicuramente la possibilità data a molti investitori di accedere al progetto anche con piccole somme di denaro. Quindi, di conseguenza, sommando i tanti piccoli contributi della folla, si potranno raggiungere cifre elevate in grado di impattare positivamente sul mercato

Quali sono le principali piattaforme in Italia?

Alla data del 30 giugno 2020 risultavano operative sul mercato italiano 17 piattaforme di lending crowdfunding. Di queste 17, sono 7 le piattaforme che si rivolgono al mercato del Real Estate:

 

Alla data del 30 giugno 2020 in Italia risultavano autorizzati da Consob 42 portali di equity crowdfunding, 40 sono iscritti alla sezione ‘ordinaria’ mentre solo due, attualmente inattivi (Unicaseed.it e Tifosy.com) sono iscritti alla sezione ‘speciale. Dei 42 portali di equity Crowdfunding autorizzati, solo 5 fanno parte del settore Real Estate:

 

Perche’ investire nel Real Estate Crowdfunding?

Sono sempre più le persone che si stanno interessando al settore immobiliare tramite il crowdfunding, i motivi sono abbastanza chiari, è un mercato in forte crescita e con dei rendimenti molto elevati rispetto alla media. A differenza di un mero investimento in una start-up , l’immobiliare è un asset concreto e tangibile, e può risultare più semplice determinarne una previsione di rendita futura. Inoltre, come dicevamo il ritorno prospettico annuale sull’investimento è molto elevato, in media intorno al 10% (valore che varia a seconda della piattaforma e della tipologia d’investimento). Attenzione però al fatto che comunque ci troviamo dinanzi ad un investimento, ed in quanto tale il rischio di perdita, è da tenere in considerazione. Ulteriore considerazione va fatta, in merito alle tempistiche, che caratterizzano queste operazioni. In particolare, il ritorno previsto dell’investimento (che ovviamente dipende dall’operazione immobiliare) avviene mediamente tra i 12 ed i 18 mesi, tempi abbastanza brevi, che rendono appetibile l’investimento non solo per i suoi alti rendimenti. Per ultimo, ma non per importanza, il successo degli investimenti nel mattone immobiliare con il Crowdfunding, è da ricercare anche e soprattutto nella trasparenza delle operazioni. Questo perché Consob e Banca d’Italia, hanno imposto delle regole sulla divulgazione delle informazioni molto pervasive, in modo tale da indurre gli investitori ad avere piena consapevolezza in ciò su cui stanno per investire. Trasparenza che si traduce in informazioni in merito allo stato di avanzamento del progetto o in business plan molto completi, contenenti descrizioni ben precise sul progetto immobiliare.

 

CONCLUSIONI

Insomma, il mondo del Crowdfunding è in continuo sviluppo, e nonostante l’avvento della pandemia nel febbraio 2020, ha mostrato un trend positivo ed in crescita rispetto agli anni precedenti. Bisognerà vedere i risultati che questo nuovo anno (2021) porterà su questo fronte, per capire se ci troviamo di fronte ad uno strumento che crollerà o che andrà a sostituire molti sistemi d’investimento, forse, obsoleti.

 

A cura di Alessandro Catrame – StartUp Advisor

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